Il team building attraverso il bushcraft

Il team building attraverso il bushcraft.

Come prima cosa è fondamentale definire e comprendere i due concetti base, ossia cosa sono team building e bushcraft.

Cos’è il team building?

Il team building è un termine inglese che indica il processo di costruzione di un gruppo di lavoro. In sé raccoglie tutte quelle azioni che permettono di creare il gruppo e instaurare le corrette relazioni e dinamiche. L’obiettivo è anche quello di favorire il riconoscimento dei ruoli e il consolidamento dell’adesione alla vision e alla mission aziendale.

In conclusione il team building permette di:

  • costituire un gruppo

  • riconoscere le potenzialità e criticità dei singoli e del team
  • assegnare i ruoli
  • consolidare le identità di ruolo
  • creare e consolidare la leadership
  • orientare lo stile di leadership

  • favorire connessioni e reti comunicative efficacia.

Esiste un grande numero di metodologie per fare questo. Personalmente apprezzo metodi alternativi che oltre a rispondere a tutti questi obiettivi possono essere fonte di esperienza e crescita personale per i partecipanti.

Nella mia esperienza professionale propongo percorsi di team building in natura, con la tecnica del giardino sensoriale, con interventi assistiti da animali e recentemente con esperienze di bushcraft.

Cos’è il bushcraft?

Team bulding in natura

Il bushcraft, parola inglese, rappresenta destrezza, abilità, competenza nella sopravvivenza in natura. Nella pratica richiede di passare alcune ore immersi in ambiente wild utilizzando determinati strumenti e metodi per il procacciamento delle risorse vitali. Gli strumenti consentiti sono pochi e rappresentano il kit minimo di base per la sopravvivenza in natura. Lontano dai comfort e dalla propria zona di sicurezza i partecipanti possono mostrare tutte le personali capacità di risoluzione di problemi, di gestione dello stress, di leadership naturale, di cooperazione, di ambizione e di propensione all’egocentrismo. Oltre a quanto già detto favoriscono la socializzazione, incrementano l’autostima e il senso di autoefficacia e sono in ogni caso esperienze non convenzionali.

Come si integrano queste due team building e bushcraft?

BushcraftUna giornata tipo prevede l’assegnazione di un obiettivo, solitamente raggiungere il campo-base. Possono essere organizzate diverse squadre oppure lo svolgimento delle attività con il team completo.

Lo psicologo-guida insegna come utilizzare gli strumenti forniti (mappa, bussola) e poi si pone in osservazione lasciando che il gruppo operi in autonomia. Raggiunto il campo-base, vengono insegnate alcune tecniche di sopravvivenza base ad ogni singolo partecipante vengono fornite delle informazioni e vengono allenate delle competenze (ricerca legna per il fuoco, accensione fuoco, intaglio posate, potabilizzazione acqua, eccetera).

Alla fine della formazione il team ha tutte le competenze e informazioni utili per procurarsi il cibo, creare la postazione per cucinare, rifornirsi di acqua potabile. Nessun componente è in grado di portare a termine il compito in solitudine e ad ognuno è dato uno strumento necessario allo svolgimento di più compiti, nessun dei partecipanti conosce l’ordine corretto con cui svolgere le attività in modo che queste siano svolte nei tempi previsti.

Lo scopo è quello di osservare le dinamiche di gruppo, le leadership naturali, i sostenitori della leadership e gli oppositori, le modalità di risoluzione dei conflitti e le modalità di problem solving messe in atto dal gruppo.

Non viene valutata la riuscita delle operazioni ma solo le modalità con cui queste vengono gestite, organizzate e come viene impostata la suddivisione del lavoro.

Possono essere progettate esperienze di differente intensità, durata e difficoltà, ma per il corretto svolgimento, il buon esito della valutazione e del processo di team building e affinché le attività programmate rispondano alle richieste della azienda committente è necessario rivolgersi ad un team di professionisti preparato composto da esperti di bushcraft e psicologi.

Pubblicato da Dott.sa Fabiola M. Comotti

Sono la dottoressa Fabiola M. Comotti, ho conseguito la laurea magistrale in Psicologia Clinica nel febbraio del 2013. Ho conseguito l'abilitazione nel febbraio del 2016 presso l'Ateneo di Firenze. Sono iscritta all'Albo degli Psicologi della regione Emilia-Romagna con codice 8606. Mi occupo di counseling psicologico basato sulle emozioni, di training per teamworks e di ecoterapia.