Resistere allo stress da coronavirus

Dopo circa un mese dal primo emendamento che ha implicato le prime restrizioni con chiusura delle scuole, distanziamento sociale, restrizione di alcune delle libertà personali

è fondamentale, adesso più che mai comprendere la motivazione per cui si deve continuare a resistere nel mantenere quei buoni comportamenti che abbiamo imparato ad osservare.

Perchè continuare a #restareacasa?

È importantissimo non farsi influenzare dal leggero ottimismo degli ultimi comunicati ufficiali. Mollare adesso significherebbe fornire nuovo terreno al virus per crescere e diffondersi.

Perchè insistere nelle buone prassi di igiene personale e degli ambienti?

In questo momento è indispensabile continuare e insistere sulle buone prassi di igiene personale e degli ambienti per isolare il virus e impedirgli di sopravvivere sulle mani e sulle superfici ambientali.

Perchè creare distanza anche tra i membri della famiglia?

I dati suggeriscono che ci sono molti più casi rispetto a quelli registrati. Molte persone positive non lo sanno perchè sono senza sintomi.

Se in famiglia ci sono persone che lavorano fuori casa ed entrano a contatto con altre persone esterne al nucleo familiare è importante che rispettino in casa le stesse regole di distianzamento sociale che viene imposto nei luoghi pubblici.

Se possibile organizzate gli spazi in modo da rispettare la distanza di un metro anche all’interno della casa.

Come rinforzare la propria resilienza in modo da non farsi trascinare nella minimizzazione della situazione attuale?

È necessario resistere e per riuscire a farlo invito a seguire quattro utili consigli per poterlo fare:

Imparare a gestire lo stress.

Mantenere la calma non è facile ma possibile! Per farlo è necessario capire che ansia e paura sono indispensabili alla sopravvivenza e che si trasformano in accumulo di stress solo quando non correttamente gestite.

Lo stress si può manifestare con insonnia, cambiamenti nel senso di appetito, nervosismo, sbalzi di umore, pensieri ricorrenti.

  • Per gestire le difficoltà legate al sonno e all’appetito è fondamentale mantenere una routine ben organizzata. I tempi devono essere ben scanditi quindi sveglia, pasti e andare a letto sempre alla stessa ora.

  • Esercitesi a vedere la situazione come una opportunità e non solo come un problema.

  • Riscoprire e dilettarsi in attività che si erano abbandonate per mancanza di tempo.

  • Mantenere delle routine dando dignità e importanza ad ogni singola attività.

  • Non esporsi a troppe informazioni ansiogene e comunque reperirle solo attraverso le fonti istituzionali (www.salute.gov.it www.governo.it www.protezionecivile.gov.it) e altri locali (sito della regione della provincia e del proprio comune)

Respirazione e rilassamento.

In molti casi i livelli di stress diminuiscono grazie alla meditazione, che può risultare difficile per alcune persone, per questo propongo un esercizio più semplice legato alla respirazione e al rilassamento.

Posizionatevi in un angolo tranquillo, meglio se in penombra. Sdraiarsi sulla schiena con braccia lungo i fianchi e gambe stese. Ad occhi chiusi inspirate contando lentamente fino a 3, trattenete il respiro contando 1 o 2 e espirare contando fino a 10. tutto molto lentamente. Lasciarsi dondolare dal ritmo della respirazione. Provare a concentrarsi su paesaggi naturali estremamente calmanti. Concentrarsi in questa attività 10 minuti al giorno.

Il sorriso e l’umorismo.

Lo stress influisce sui livelli d’umore e come numerosi studi hanno dimostrato anche la risata ha effetti sul livello dell’umore ma in senso positivo.

Il consiglio è quello di dedicarsi ad attività domestiche piacevoli e che favoriscano un livello di umore positivo, come guardare film divertenti, leggere libri ironici, ascoltare canzoni che evochino sensazioni ed emozioni piacevoli.

Evitare di esporsi ad immagini, filmati, notizie che possano innescare pensieri tristi o ansia.

È fondamentale provare a sorridere della situazione e di sé stessi. La capacità di sdrammatizzare aiuta ad affrontare le situazioni con leggerezza.

Chiedere aiuto.

È una capacità di cui non tutti sono dotati in quanto implica l’accettazione di avere un problema che si fatica a risolvere da soli. Fallibilità e fragilità caratterizzano ogni individuo e chiedere aiuto dimostra molta saggezza e volontà di farcela.

La carenza di supporto sociale può influenzare negativamente la resilienza. Identificare un mentore che possa ascoltare e aiutare nell’affrontare i problemi soprattutto nei momenti di maggiore sconforto.

Il mentore o consigliere può essere una persona che ha affrontato le stesse esperienze, un parente, un amico o chiunque sia in grado di ricoprire questo importante ruolo.

In questa situazione di particolare difficoltà e ansia diffusa la presenza di un supporto potrebbe rendere più sopportabile la situazione.

Rivolgersi a professionisti in grado di prestare aiuto nel caso non si riesca a gestire il proprio disagio. Nonostante in molti casi le difficoltà possano essere affrontati da soli in altri casi è consigliabile e necessario rivolgersi ad un professionista del benessere psicologico. Anche in questo caso chiedere aiuto non significa mostrare la propria debolezza, anzi ammettere di avere bisogno di aiuto è espressione di grande forza.

Pubblicato da Dott.sa Fabiola M. Comotti

Sono la dottoressa Fabiola M. Comotti, ho conseguito la laurea magistrale in Psicologia Clinica nel febbraio del 2013. Ho conseguito l'abilitazione nel febbraio del 2016 presso l'Ateneo di Firenze. Sono iscritta all'Albo degli Psicologi della regione Emilia-Romagna con codice 8606. Mi occupo di counseling psicologico basato sulle emozioni, di training per teamworks e di ecoterapia.